Quattuor Abhinc Annos (1984)

Quattuor abhinc annos (Cong per il Culto Divino, 1984) Autorizzazione mondiale per la celebrazione della Messa tradizionale.

L'Indulto mondiale di Papa Giovanni Paolo II del 1984 che ha esteso e sostituito l'Indulto "Heenan".

Di seguito riportiamo il testo della Lettera circolare, o Indulto (chiamato "Quattuor Abhinc Annos"), inviata il 3 ottobre 1984 dalla Congregazione per il Culto Divino ai Presidenti delle varie Conferenze episcopali del mondo. La nostra copia è tratta da "L'Osservatore Romano", edizione inglese, del 22 ottobre 1984.

Eccellenza Rev.ma:

Quattro anni fa, per ordine del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, i vescovi di tutta la Chiesa sono stati invitati a presentare una relazione:

- sul modo in cui i sacerdoti e i fedeli delle loro diocesi avevano ricevuto il Messale promulgato nel 1970 per autorità di Papa Paolo VI in conformità alle decisioni del Concilio Vaticano II;

- sulle difficoltà che si presentano nell'attuazione della riforma liturgica;

- in merito a possibili resistenze che potrebbero essere sorte.

Il risultato della consultazione fu inviato a tutti i vescovi (cfr. _Notitiae_, n. 185, dicembre 1981). In base alle loro risposte sembrava che il problema dei sacerdoti e dei fedeli che si attenevano al cosiddetto rito "tridentino" fosse quasi completamente risolto.

Poiché, tuttavia, lo stesso problema persiste, il Sommo Pontefice, nel desiderio di venire incontro ai desideri di questi gruppi, concede ai vescovi diocesani la possibilità di utilizzare un indulto in base al quale i sacerdoti e i fedeli, che saranno espressamente indicati nella lettera di richiesta da presentare al proprio vescovo, potranno celebrare la Messa utilizzando il Messale Romano secondo l'edizione del 1962, ma alle seguenti condizioni:

a) che sia pubblicamente chiarito, al di là di ogni ambiguità, che tali sacerdoti e i rispettivi fedeli non condividono in alcun modo le posizioni di coloro che mettono in discussione la legittimità e l'esattezza dottrinale del Messale Romano promulgato da Papa Paolo VI nel 1970.

b) Tale celebrazione deve essere fatta solo a beneficio dei gruppi che ne fanno richiesta; nelle chiese e negli oratori indicati dal vescovo (ma non nelle chiese parrocchiali, a meno che il vescovo non lo permetta in casi straordinari); e nei giorni e alle condizioni fissate dal vescovo, abitualmente o in singoli casi.

c) Queste celebrazioni devono essere secondo il Messale del 1962 e in latino.

d) Non si devono scambiare i testi e i riti dei due Messali.

e) Ogni vescovo deve informare questa Congregazione delle concessioni da lui accordate e, al termine di un anno dalla concessione di questo indulto, deve riferire sul risultato della sua applicazione.

Questa concessione, indicativa della sollecitudine del Padre comune per tutti i suoi figli, deve essere utilizzata in modo da non pregiudicare la fedele osservanza della riforma liturgica nella vita delle rispettive comunità ecclesiali.

Sono lieto di approfittare di questa occasione per esprimere a Vostra Eccellenza i miei sentimenti di profonda stima.

Vostro devoto nel Signore.

+Augustin Mayer, Pro-Prefetto
+Virgilio Noe, Segretario.

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